lunedì 7 aprile 2008

Quando la Natura si Impone - 2


Monte Viglio, 3° uscita del corso di alpinismo del CAI.


Eh già, a volte arrivare all'obiettivo prefissato è semplicemente troppo pericoloso, e non ne vale la pena rischiare quando la soddisfazione della vetta ce la si può togliere un'altra volta con condizioni migliori.
Si, pericoloso, perché anche se la montagna su cui stai supera di poco i 2100m, anche se con te c'è gente che su quei sentieri c'è stata una quindicina di volte, bastano pochi minuti, pochi metri di quota in più e le condizioni possono stravolgersi in un modo tale da rendere il terreno irriconoscibile. Quando calano le nubi e la visibilità si riduce a pochi metri, quando il forte vento rischia di coprire le tracce che hai lasciato all'andata allora il rischio di perdersi si fa altissimo, orientarsi diventa difficilissimo (anche con bussola, altimetro e cartina) e a quel punto la cosa più intelligente è fare retro-front.
In una situazione simile (non uguale, lì il rischio di perdersi non c'era) mi ci trovai insieme a Fabio e Valerio un anno e quattro mesi fa. Rispetto a quel giorno ho sicuramente imparato a reagire in un modo migliore e più adatto ad una persona che cerca di avvicinarsi all'alpinismo. Perché una situazione simile può facilmente verificarsi anche quando, per esempio, stai sul Monte Bianco, dopo una preparazione di mesi ed una spesa non irrisoria.. ma se a 100 metri dalla cima le condizioni ti impongono di tornare indietro, DEVI tornare indietro, senza pensare ai soldi e al tempo investiti.
La Montagna va rispettata, questo è quello che ti insegnano le vecchie guide alpine sedute davanti ad un bicchierino di grappa la sera in baita. Effettivamente è così, "la montagna va rispettata" è un modo per dire "la vita (la tua e quella di chi ti sta accanto) va rispettata". E allora tornare indietro prima di aver raggiunto la vetta diventa un'esperienza d'oro, una vittoria direi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi fa piacere sentirti dire ciò perchè è quello che ti salva la vita in montagna e che spesso e volentieri è la causa delle tragedie che si sentono in televisione...
Però ho veramente un bel ricordo di quella giornata, anche di quei momenti in cui l'adrenalina ha fatto la sua...
con tempo a disposizione, la ripeterei volentieri....
:-)