Ieri prima uscita alpinistica extra CAI, grazie ad Adriano che mi ha permesso di accollarmi ad un gruppo di suoi amici. L'obiettivo era il canale Maiori, sul Sirente.
Il gruppo è composto da 7 persone più un bellissimo labrador, Gordon, che tenacemente riuscirà a conquistare la cima del canale!Partiti da "Fonte dell'acqua" (1156m), dopo circa una noiosa ora di avvicinamento lungo sentieri più o meno tracciati nel bosco, tra terra e foglie cadute, arriviamo finalmente all'attacco del canale. Questo ha uno sviluppo verticale di circa 900m con pendenze mai oltre i 45°, senza salti di roccia. E' talmente largo da sembrare un'autostrada, una perfetta pista da sci se non fosse per i residui di grandi valanghe distaccatesi durante l'inverno.
E' proprio per i grandi accumuli di neve che si formano e per l'esposizione a nord, che questo canale è assolutamente da evitare prima di fine marzo.Ieri la situazione era invece assolutamente sicura, il gelo-disgelo primaverile ha assicurato alla neve una buonissima consistenza e l'esposizione a nord, in questo periodo dell'anno, si tramuta in un vantaggio: rallenta lo scioglimento della neve ed il suo appesantimento.
Si sale quindi su neve dura in basso e ghiacciata più in alto. Luigi apre la pista ad una velocità spaventosa con Adriano, un loro amico ed io che lo seguiamo a ruota e, senza pause, arriviamo velocemente a circa 200m dalla fine del canale, prima dell'ultimo muro. Dei 7 iniziali siamo ormai in 4: Marco, con gli sci, ci raggiungerà presto e gli altri due, con Gordon, arriveranno alla cima del Maiori più tardi.

Dopo una pausa di 5 minuti per riprendere fiato e rifocillarci si riparte subito ed in poco tempo arriviamo alla fine del canale. Ormai siamo in mezzo alle nubi; il vento, incanalandosi nel canale, accelera e fischia tra le rocce circostanti trascinando con se le nuvole. Quando per qualche minuto si apre il cielo, si apre di fronte a noi un panorama spettacolare. Sono questi momenti che ti fanno amare la montagna e ti danno la voglia di ritornarci al più presto.
In 3 decidiamo a quel punto di raggiungere la vetta del Sirente (2345m) lungo un percorso in cresta. La scarsa visibilità rende leggermente difficile l'orientamento, soprattutto al ritorno. La discesa del canale è veloce e, purtroppo, noiosa e faticosa come ogni volta. Guardando Marco che scende con gli sci, tra belle curve sulla neve dura, muoio di invidia e mi riprometto che, appena avrò i soldi per farmi l'attrezzatura da scialpinismo, mi dedicherò anche io a quel bellissimo modo di vivere la montagna!Una bellissima giornata di montagna, su un canale non tecnico ma lungo e faticoso che ci ha regalato dei paesaggi stupendi in una zona selvaggia a pochi chilometri da Roma.




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