venerdì 18 gennaio 2008

Adesso è troppo!

Studio Fisica all'Università Sapienza di Roma, e ne sono fiero.
Fiero perché ho la fortuna di studiare in una facoltà di Fisica che è tra le MIGLIORI in Europa, nonostante il Paese in cui vivo sia tra i PEGGIORI in Europa sotto innumerevoli ed importantissimi aspetti.
Di chi è il merito del pregio della nostra facoltà? del rettore Guarini? del sindaco Veltroni forse? o forse del ministro dell'istruzione Mussi?
Assolutamente niente di tutto ciò, il merito è esclusivamente di quei professori e ricercatori stimati e conosciuti in TUTTO IL MONDO (scientifico) che hanno deciso di lavorare in Italia, nonostante lo stipendio vergognoso e l'inciviltà di questa nazione. Il merito è di quei 67 "cattivi maestri" di cui ho l'onore di seguire le lezioni, che sono sempre disponibili per spiegazioni extra e che rendono migliore l'immagine dell'Italia solo con la loro presenza ed il loro lavoro qui da noi.
E invece di ricevere almeno un grazie, queste persone sono state attaccate da tutti. Tutta la classe politica li ha insultati e denigrati, la stessa classe politica che non è capace di fare il suo mestiere: di risolvere il problema della spazzatura, di fare una riforma elettorale decente o in generale di mandare avanti con dignità l'Italia. Sono solo bravissimi nell'arte di attaccarsi alle poltrone e non lasciarle più.
Sembra quasi che questi professori siano la vergogna di questo Paese!! Ma siamo matti?? Sono uno dei pochi vanti che abbiamo e li buttiamo al cesso alla prima occasione?? Se è così allora ci meritiamo veramente quello che abbiamo ed anche di peggio.. possiamo andiamo fieri della nostra immondizia, di questa classe dirigente corrotta ed incapace, della mafia che governa il sud.. tanto siamo ancora Campioni del Mondo, no? Avete paura della "fuga dei cervelli" ma prendete a calci quelli che rimangono.. i soliti Italiani (dicono all'estero).
E poi, militarizzare l'Università in quel modo, con più agenti che ad una partita di calcio, quando nessuno aveva cattive intenzioni e non c'era pericolo di nulla, mi sembra eccessivo e preoccupante. Sarebbe stato sicuramente più utile mandare tutte quelle persone, pagate da noi, a sgomberare le strade di Napoli dall'immondizia.
Che poi gli striscioni ed i cartelloni appesi fuori dall'edificio di fisica siano stupidi e di cattivo gusto è chiaro, non c'è neanche da discutere.

Dopo questo sfogo, di cui avevo bisogno, voglio dire due parole con calma.
Quei 67 professori avevano firmato (A NOVEMBRE!!) una lettera diretta al Rettore Guarini in cui esprimevano il loro dissenso riguardo l'invito fatto al Papa, prima per tenere la Lectio-Magistralis, e poi per fare un semplice discorso, in occasione dell'Inaugurazione dell'Anno Accademico.
Si può essere d'accordo o non d'accordo con il contenuto di questa lettera, ma va rispettata in quanto opinione di buona parte dei docenti di Fisica, espressa liberamente e molto ma molto civilmente. In questa lettera, che invito a leggere qui, non ci sono minacce di alcun genere nel caso il rettore non avesse annullato l'invito. Ed infatti in tutto il caos scoppiato in questi ultimi giorni, questi professori non c'entrano assolutamente nulla!

Riguardo al contenuto in se della lettera, su cui si può essere o non essere d'accordo, si possono però comprenderne i motivi che hanno spinto quei professori a scriverla, leggendo per esempio il discorso scritto dal papa (dopo tutte le contestazioni) e letto all'inaugurazione. Riporto qui un passaggio:

"Se però la ragione - sollecita della sua presunta purezza - diventa sorda al grande messaggio che le viene dalla fede cristiana e dalla sua sapienza, inaridisce come un albero le cui radici non raggiungono più le acque che gli danno vita. Perde il coraggio per la verità e così non diventa più grande, ma più piccola. Applicato alla nostra cultura europea ciò significa: se essa vuole solo autocostruirsi in base al cerchio delle proprie argomentazioni e a ciò che al momento la convince e - preoccupata della sua laicità - si distacca dalle radici delle quali vive, allora non diventa più ragionevole e più pura, ma si scompone e si frantuma."

Questo vorrebbe dire, per esempio, che un fisico non guidato dalla fede Cattolica fa una scienza peggiore di quella di un fisico Cattolico. Ecco, Einstein sicuramente non era cattolico eppure la teoria della Relatività Generale è una delle più eleganti, belle e precise teorie mai sviluppate, anche ad oggi cioè quasi 100 anni dopo la sua formulazione. La teoria Quantistica dei Campi, ovvero il Modello Standard, descrive con una precisione inimmaginabile il comportamento dei costituenti più piccoli della materia, eppure tra i fisici che hanno contribuito alla sua formulazione ci sono sicuramente tantissimi atei, ebrei, induisti,ecc.. così come anche cristiani protestanti o cattolici. E allora dire che senza fede (quella Cattolica, attenzione!) la ragione (quindi la scienza) "si scompone e si frantuma" o "non diventa più grande, ma più piccola" beh.. mi sembra quantomeno discutibile. Sarei più per il dire che sono due cose assolutamente indipendenti.
E dato che ad una Lectio-Magistralis, o ad un discorso per l'inaugurazione che dir si voglia, la discussione non è assolutamente contemplata ma è anzi vietata dal cerimoniale, e quindi anche qualsiasi confronto (al contrario di quello che dicono i giornali), l'essere in disaccordo con l'invito del papa è quantomeno comprensibile. Poi, dato che forse siamo ancora in uno stato libero, ognuno decide se essere d'accordo o no.

Per qualche altro utile chiarimento (forse un po' di parte ;-D ) leggete qui.

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