Pensieri, idee, opinioni: Arapietra II, il ritorno.

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Era poco più di un anno fa, il 5 Gennaio 2007, quando in tre tentammo la salita da Prati di Tivo verso la Madonnina dell'Arapietra. Nonostante la nostra più assoluta mancanza di esperienza ed allenamento, decidemmo di andarci per la via più diretta, lungo i pali della seggiovia: si affondava nella neve fino al ginocchio o si scivolava su pietre ghiacciate. La giornata era delle più brutte, una nebbia fittissima ci accompagnò per tutta la salita, nascondendo la meta e la speranza di arrivarci. La natura e la montagna, oltre alla non esperienza, quella volta ci impedirono di raggiungere il nostro obbiettivo.

Ieri, invece, sempre in tre: Daniele, Valerio ed io, decidiamo di salire alla Madonnina lungo il sentiero più lungo ma meno ripido, 500m di dislivello in 9Km (un carabiniere, lo stesso dell'altra volta, ci dice che è vietato salire o scendere lungo il pendio di Prati di Tivo); la giornata é tersa, la neve, alta fino ad un metro, é però dura e non ci fa affondare. Alle 9 cominciamo piano piano a salire lungo la strada innevata che porta alla cresta dell'Arapietra, andiamo su con calma e senza fretta, fermandoci spesso, anche troppo spesso, per riposarci e per cazzeggiare.
Arrivati alla cresta si apre di fronte a noi un panorama veramente spettacolare, che rende da subito questo sentiero migliore di quello dell'ultima volta, dove l'unico panorama era offerto dai pali della seggiovia che superavamo man mano.
La salita prosegue da qui senza esagerare in pendenza, la neve è perfetta ed i nuovi scarponi aiutano non poco a non scivolare anche dove questa si fa più dura. Senza grandi emozioni o passaggi pericolosi arriviamo faticando fino alla nostra meta. Qui ci concediamo un tè caldo e ci rifocilliamo con i panini.
La discesa, date le perfette condizioni della neve, prosegue spedita, interrotta solo dalle pause per giocare, rotolarsi sulla neve e provare i ramponi di Valerio. Ritornati a Prati di Tivo recuperiamo un po' di energie con una cioccolata calda, desiderata per tutta la giornata.
Insomma, una bella passeggiata in montagna nella sua più bella veste invernale, faticosa ma senza alcun passaggio difficile.