La giornata comincia presto, anche se non troppo presto.
Sveglia alla 6:30, dopo i normali preparativi mattutini finisco di sistemare e raccogliere tutte le cose che mi potrebbero essere necessarie nelle ore successive.
Qui si colloca il primo, e più importante, errore della giornata: dimentico di prendere dei soldi in più. Purtroppo me ne accorgo quando ormai il GRA scorre sotto le ruote della lupo, verifico il contante: 25€ secchi secchi, mi convinco che basteranno per andare e tornare, tanto la benzina c'è.. la freccia sta poco sotto l'1/2, il viaggio continua.
Presa l'A24, la sicurezza di avere benzina a sufficienza comincia a scemare, insieme all'indicatore del carburante.. alla prossima stazione metto 10 euro tanto per stare sul sicuro, và. Restano 15 euro per l'Autostrada e, magari, un panino per pranzo (da casa ho preso solo dei wafer).
All'uscita di Assergi il dramma: costo del pedaggio 8.40€, mi informo che sarà lo stesso per il ritorno. (nella mia testa: D'OH!!!!!!!!!!!)
Beh, ormai sono qui.. il problema del ritorno sarebbe presente anche se tornassi indietro subito, tanto vale continuare e provare a fare qualcosa di buono con questa giornata.
Campo Imperatore - Corno Grande, Vetta Occidentale
(2135m - 2912m)
- foto
ANDATA, (09:15 - 12:10) ca. 4,5Km:
Superato l'Osservatorio, la salita comincia leggera verso la Sella di Monte Aquila traversando il pendio verso destra (NE). Sotto la Sella il sentiero diventa più ripido facendosi sentire sulle gambe ancora fredde.
Dalla Sella il sentiero si biforca, a destra per Monte Aquila, a sinistra in leggera discesa traversando la conca di Campo Pericoli. La prima parte è molto semplice, il sentiero è fatto di terra battuta, a monte e a valle il pendio è verde, fiorito, rilassante. L'andamento si fa veloce, candenzato, sicuro.
Le ultime tre o quattro centinaia di metri prima della Sella del Brecciaio la situazione cambia, il terreno diventa ghiaioso e verso la fine comincia a salire seriamente. Non è necessario usare le mani tranne che in rari momenti per avere una sicurezza in più.
Da qui si prosegue traversando in salita il pendio nord della cresta della vetta Occidentale, inizialmente si ha il Pizzo Intermesoli sulla sinistra, in seguito il sentiero devia decisamente verso Est, il Pizzo si sposta dietro e sulla sinistra si notano i picchi frastagliati del Corno Piccolo che si congiungono tramite la Sella dei due Corni alla cresta verso cui punta il sentiero.
Qui la traccia devia decisamente a destra puntando di petto il pendio.
Diventa ad un certo punto necessario e fondamentale levare i bastoncini e metter mano alla roccia per trovare sostegni sicuri oltre ai piedi che spesso appoggiano su ghiaie con stabilità precaria, è infatti preferibile, secondo me, allontanarsi anche di poco dal sentiero (molto) frequentato e salire parallelamente mettendo i piedi sulla roccia tagliente dove la suola dei scarponi ha un'ottima aderenza e si trovano appigli per le mani. Avanzando con un'andatura molto più adatta ad un scimpanzé che ad un essere umano, la mia tecnica si rivela buona in quanto supero in velocità un folto gruppo di persone che arranca con difficoltà. Da notare che il vento qui sulla cresta ha un'intensità notevole in quanto riesce spingermi con forza di lato.
La salita continua in questo modo fino alla vetta. Ad un certo punto sulla sinistra si apre un varco tra le rocce ed in basso si scorge il ghiacciaio del Calderone (chissà quanto ancora sopravviverà), di fronte, invece, finalmente è visibile la cima occidentale del Corno Grande a una sola ventina di metri più in alto di me. La voglia di arrivare allevia la fatica e mi permette di accelerare l'andatura nell'ultimo tratto prima della meta.
Qui, a 2912metri, mi concedo una lunga sosta con annesse fotografie di rito e un veloce spuntino a base di wafer, in compagnia di un gruppo misto Belgio-Italiano.
RITORNO, (12:30 - 14:30) ca. 5,0Km:
La parte iniziale della discesa è sicuramente la più difficile, più difficile anche dello stesso pezzo fatto in salita, le mani sono troppo alte per andare a prendere appigli a valle, opto per l'utilizzo dei bastoncini tranne per quei pezzi dove c'è veramente bisogno di girarsi e scendere a retromarcia utilizzando quindi anche le mani.
Il resto della discesa prosegue velocemente e senza difficoltà.
Ad un certo punto chiedo ad uno dei tanti escursionisti che scende come me se sa se è possibile pagare il casello successivamente, mi risponde che si può fare ed è semplicissimo, senza rincari.. Il mio spirito va a mille, problema risolto.
Alla sella di Monte Aquila, essendo molto presto (le 14:00 circa) decido di non scendere come per l'andata ma di salire prima verso il rifugio Duca degli Abruzzi, mangiare la pizza comprata prima, sdraiarmi per un po' sotto il sole accarezzato dal vento e scendere quindi alla macchina direttamente da li.
Arrivato infine all'albergo di Campo Imperatore mi concedo un caffè rigeneratore con i pochi spiccioli rimasti e riparto verso casa.
Una bellissima giornata baciata dal sole e da un vento fresco, con un piccolo imprevisto che non fa mai male, e tanta tanta soddisfazione per un obiettivo raggiunto.
Album fotografico:
Campo Imperatore - Corno Grande |
4 commenti:
Mortacci...
però faccio presente che non ce ne frega niente delle foto ai fiori!!!!! Volevamo i tratti scabrosi e le pendenze ripide e terrificanti, e quindi tocca riandarci e rimediare.
(non mi firmo, tanto passi la giornata su sitemeter... :D)
su quelle montagne ci son cresciuto... anche se quasi sempre d'estate. posti stupendi, non c'è che dire... però farsi il corno grande con la via normale.... 'mazza che due palle!!:D:D aho, scherzo... però... davvero! tornaci, ma scegli una delle altre vie! la via normale usala solo per scendere!!
dai retta! ;-)
scusami, so sempre io!
ma poi come hai risolto col problema soldi??
mica l'ho capito!!
Alla fine al casello di roma gli ho detto che non avevo soldi, si può fare, quello ti prende la targa dalla telecamera e ti da tipo uno scontrino. Entro 15 giorni devi andare a pagare il pedaggio o ad un casello qualsiasi o alla posta.. m'è andata bene.
Riguardo al percorso, quella era la mia prima esperienza in assoluto di escursionismo in montagna (escluse passeggiate con gli scout) ed inoltre, essendo da solo, non ho voluto azzardare troppo. Dato che però è una cosa che mi piace da matti, vorrei tanto fare anche alpinismo e scialpinismo in futuro, però ci vuole esperienza e preparazione per non rischiare inutilmente.. una cosa alla volta.
Però fare qualcosa di più serio della normale accompagnato da una persona esperta mi piacerebbe tanto.
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